SCUOLA: anche Salerno riuscito lo sciopero degli scrutini

Salerno -

 

 

 

Anche Salerno riuscito lo sciopero degli scrutini

Il Ministro apra un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali e i comitati dei precari promotori dello sciopero degli scrutini

 

L'RdB/USB esprime la sua piena soddisfazione per l'adesione allo sciopero degli scrutini. Da tutte le regioni coinvolte arrivano notizie di centinaia di scuole in cui sono stati bloccati al 100% gli scrutini.

 

Particolarmente significativi i dati:

 - degli Istituti tecnici e professionali dove l'adesione è stata compatta anche là dove nei mesi scorsi sembrava che l'opposizione alla riforma fosse più sottovoce. Insieme ai maggiori licei a Roma e provincia, blocco totale all'ITIS Magellano di Anzio, all'ITIS Fermi di Roma e quello di Frascati, all'ITIS Einstein, all'ITIS Meucci, all'ITIS Pascal ecc.. così a Torino, Catania e nelle maggiori città;


 - nella profonda provincia di Palermo, Caserta, Aversa di fronte alla più brutale intimidazione operata da molti Dirigenti Scolastici i lavoratori hanno rivendicato e difeso il loro diritto allo sciopero, anche quello breve come proclamato dalle RdB/USB che è riuscito, con l’adesione di sole donna, all’Istituto S.M.S T.Tasso di Salerno dove gli scrutini sono stati bloccati e rinviati a lunedì 21 e martedì 22 giugno

Questo sciopero ha dimostrato che il sindacalismo di base e i comitati dei precari della scuola sono in grado di rappresentare il malessere più profondo della scuola e dare gli strumenti di lotta necessari alla riconquista della scuola pubblica statale.

Con questo sciopero, infatti, i lavoratori si sono riappropriati, ad esempio, di uno strumento di lotta efficace come lo sciopero breve che gli ha permesso di ottenere il massimo dell'obbiettivo (il blocco totale degli scrutini) contenendo il sacrificio economico che uno sciopero comporta.

Questo sciopero ha ridato dignità ai lavoratori, rimettendo nelle loro mani l'opportunità di esprimere liberamente la loro opposizione alla privatizzazione della scuola, in questi anni completamente inascoltata anche quando è stata espressa nelle sedi competenti come nei Collegi Docenti e in tutti gli organi collegiali.
Il Ministro non può continuare a negare l'evidenza: i sindacati collaborazionisti con cui si rapporta non garantiscono più il controllo della situazione, i lavoratori non credono e non si fidano delle loro false promesse.

Il Ministro deve aprire un tavolo di confronto con tutte le forze sindacali e i comitati promotori dello sciopero: le circolari contro a libertà d'espressione del dissenso, le minacce di licenziamento nei confronti specialmente dei precari, l'atteggiamento arrogante di tanti suoi Dirigenti saranno armi spuntate davanti alla determinazione e al coraggio di questo movimento così come si è manifestato in queste giornate di sciopero.

RdB USB Scuola Salerno


17 giugno 2010 - La Città di Salerno

Maturità: record di non ammessi

 

E in molti istituti il blocco degli scrutini fa ritardare i quadri

di Fiorella Loffredo

Anche in città si registra, come in molti altri comuni d'Italia, un cospicuo aumento dei ragazzi che non sono stati ammessi all'esame di maturità. Caso record è quello dell'istituto tecnico "Galilei", scuola con quattro sezioni, dove in V B, su ventiquattro studenti, otto dovranno ripetere. In V A lo stesso destino toccherà a quattro dei diciassette studenti. Nove sono invece coloro che dovranno continuare a combattere, per il sesto anno consecutivo, con le declinazioni greche e latine al liceo classico "Torquato Tasso". Un solo studente non potrà sostenere gli esami allo scientifico "Da Precida", due al "Severi". Cinque i ragazzi che, un po' per la condotta, un po' per i voti bassi, non sono stati ammessi a sostenere la maturità all'istituto nautico "Giovanni XXXIII". «Le tante assenze - spiega il preside Domenico Festa hanno avuto una pessima ricaduta sul rendimento». Tutto ancora da scoprire, invece, per gli studenti del classico "De Sanctis" dove anche gli scrutini delle ultime classi hanno subito dei ritardi a causa dello sciopero promosso dai Cobas scuola, a cui hanno aderito decine e decine di insegnanti. Circa 400 infatti i consigli di classe saltati in più di cinquanta istituti della provincia, dato che conferma il grande malessere che al momento vive la scuola pubblica e che domani verrà affrontato nel dibattito organizzato dal Comitato insegnanti e Ata precari di Salerno. Nei locali di Spazio Donna in piazza V. Veneto alle ore 18.30 verrà presentato l'ultimo libro di Vincenzo Brancatisano, "Una vita da supplente - Lo sfruttamento del lavoro precario nella scuola pubblica italiana" (Nuovi Mondi edizioni). Anche il "caso Salerno" tra quelli      citati      dal giurista/giornalista nel suo ultimo lavoro, frutto di una lunga inchiesta condotta sul campo che avvalora quanto denunciato durante le tante proteste degli ultimi mesi. L'ultima terminata proprio due giorni fa, che ha portato i dirigenti scolastici a rimandare gli scrutini. Al di là dei ritardi e dei disagi che lo sciopero ha causato nelle scolaresche, l'iniziativa è stata una vera vittoria per i Cobas scuola e per l'Unione sindacale di base che hanno manifestato la loro soddisfazione per il grande numero di adesioni registrato in provincia e, in una nota, hanno voluto puntualizzare che «II Ministro non può continuare a negare l'evidenza: i sindacati  collaborazionisti con cui si rapporta non garantiscono più il controllo della situazione, i lavoratori non credono e non si fidano delle loro false promesse. Si deve  aprire un tavolo di confronto con tutte le forze sindacali e i comitati promotori dello sciopero: le circolari contro la libertà   d'espressione del dissenso, le minacce di licenziamento nei confronti specialmente dei precari, l'atteggiamento arrogante di tanti suoi dirigenti saranno armi spuntate davanti alla determinazione e al coraggio di questo movimento»