Vergognoso provvedimento di sgombero del Sindaco di Paestum

Salerno -

 

 

 

 

L'ultimatum di sgombero del Sindaco di Capaccio/Paestum è vergognoso

 

L’attività amministrativa del sindaco di Capaccio/Paestum Sig. Pasquale Marino (Centro Sinistra) si sta facendo persecutoria nei confronti dei lavoratori immigrati residenti.   Con una nuova ordinanza di sgombero si propone di cacciare sulla strada quegli stessi lavoratori che il 14 giugno aveva già sgomberato da via Varolato; ora li sgombera dagli alloggi che Egli stesso aveva trovato come soluzione ed aveva sbandierato su tutti i giornali locali.

La nuova ordinanza di sgombero riguarda le tre ville sequestrate alla camorra e rese disponibili ad ospitare i lavoratori immigrati sgomberati il 14 giugno da via Varolato.  

Nell’assemblea pubblica del 22 luglio, tenutasi nella piazza del Municipio di Capaccio, si è chiesto alle istituzioni del territorio un confronto politico su più temi compreso quello dell'emergenza abitativa: la risposta del Sindaco Pasquale Marino è vergognosa ed irresponsabile.

Il problema è tutto politico e il comportamento del Sindaco di Capaccio/Paestum rappresenta un gravissimo atto di incapacità amministrativa e di razzismo.

Stigmatizziamo l'operato del Sindaco Pasquale Marino che, proprio alla vigilia del mese di Agosto, in una località turistica di fama mondiale, mette sulla strada lavoratori che già umiliati e sfruttati sui posti di lavoro, vedono calpestati principi fondamentali che sono alla base della dignità umana anche nella cosiddetta società civile dell'Italia meridionale.

Chiediamo al Sindaco Pasquale Marino di sospendere immediatamente l'ordinanza comunale di sgombero e di aprire un tavolo di confronto con i rappresentanti dei lavoratori magrebini affinchè vengano subito discusse le nostre proposte.

USB IMMIGRATI SALERNO

Avv. Alfonso Amato (Sindaco di Sicignano degli Alburni)

 


30 luglio 2010 - La Città

Denuncia del sindacato contro Marino“

Cacciati dagli alloggi, è persecuzione”

“Immigrati sgomberati un'altra volta”

Capaccio. “L'ultimatum di sgombero del sindaco Marino è vergognoso. La sua attività amministrativa si sta facendo persecutoria nei confronti dei lavoratori immigrati residenti”. L'attaco al primo cittadino arriva da Alfonso Amato, della Federazione provinciale USB immigrati, e fa riferimento all'ordinanza di sgombero degli alloggi messi a disposizione dal Comune a di giugno. “Con una nuova ordinanza di sgombero si propone di cacciare sulla strada – polemizza Amato - quegli stessi lavoratori che il 14 giugno aveva già sgomberato. Ora li caccia dagli alloggi che egli stesso aveva trovato come soluzione. La nuova ordinanza di sgombero riguarderebbe le tre ville sequestrate alla camorra e indicate per ospitare i lavoratori immigrati sgomberati a giugno dal complesso residenziale di via Varolato.”

Il problema è tutto politico e il comportamento del sindaco – conclude Amato - rappresenta un gravissimo atto di incapacità amministrativa e di razzismo”. Marino ribatte: “Rispedisco al mittente le gravissime accuse. Sto svolgendo, relativamente alla questione immigrati, il mio ruolo nel pieno rispetto delle regole e delle funzioni attribuitemi dalla legge. I provvedimenti intrapresi sono a tutela sia della cittadinanzaq che degli stessi immigrati, per i quali auspico una soluzione positiva alla loro sistemazione”.


31 luglio 2010 - COMUNICATO

ordinanza di sgombero a Paestum: i lavoratori migranti non vengono sgomberati

USB respinge come calunnie e pregiudizi di natura ideologica le ridicole argomentazioni messe in atto dal Sindaco di Capaccio

USB chiede al Prefetto di Salerno un tavolo di confronto

Giornata di mobilitazione oggi per l’Unione Sindacale di Base e i lavoratori migranti di Capaccio/Paestum, in apprensione per lo scadere della Ordinanza di sgombero emessa dal Sindaco Sig. Pasquale Marino della Amministrazione comunale di Centro Sinistra.

L'ordinanza di sgombero, che si fonda su argomentazioni di carattere ideologico e pregiudizi culturali, scadeva alle ore 13.00 di oggi, ma non c'è stato nulla di fatto.

L'ordinanza avrebbe “constatato il venir meno dell'osservanza delle più elementari regole igieniche degli ambienti di vita” ed ha “preso atto delle acclarate condizioni di degrado, sovraffollamento, illegittimità presenti nei complessi in oggetto”,” indicati, - quale sistemazione provvisoria per gli extracomunitari sgomberati il 14 Giugno da Via Varolato -, con delibera di Giunta Comunale n. 286 del 24.06.2010”. Per questo la “conseguente necessità di ordinare l'immediato sgombero degli occupanti per gravi carenze igienico sanitarie, causa la situazione contingente”.

L'ordinanza, nel suo delirio ideologico, [OPPURE SI POTREBBE DIRE con un andamento quasi comico se non fosse offensivo], non trascura di sottolineare che “la situazione depone per un grave pericolo per la salute degli occupanti”.

USB respinge come calunnie e pregiudizi di natura ideologica e coloniale le ridicole argomentazioni messe in atto dal Sindaco di Centro Sinistra Sig Pasquale Marino.
USB chiede al Prefetto di Salerno un tavolo di confronto dove sia possibile valutare e costruire le proposte di risposta al bisogno abitativo dei lavoratori extracomunitari residenti nel comune di Capaccio/Paestum.

USB ed i lavoratori migranti residenti nella piana rimangono impegnati nella costruzione di una mobilitazione che collochi le proprie proposte alla attenzione della opinione pubblica e delle Istituzioni.

USB IMMIGRATI SALERNO

Avv. Alfonso Amato sindaco di Sicignano


Alloggi provvisori per lavoratori (non) "provvisori"


L'immigrato può essere alloggiato soltanto d'urgenza. È certamente a causa di tale "urgenza" più che per qualche altro vincolo tecnico [?] che le uniche forme di alloggio messe a disposizione degli operai immigrati, e quasi sempre dietro pagamento di un affitto - "siano stati dei locali di fortuna: capannoni, magazzini, edifici di fabbriche, addirittura fabbriche intere, in disuso e sommariamente sistemate, baracche di cantieri. È stato necessario che accadessero molti incidenti mortali perché si rimediasse allo scandalo ". Abdelmalek Sayad, sociologo algerino, Direttore di ricerca presso il Cnrs e all'ecole des hautes études en sciences sociales in Le foyer des sans-famille, pp. 89-103 in Actes de la recherche en sciences sociales, 32(32-33), 1980



31 luglio giornata di mobilitazione

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2 agosto 2010 - Campania Report

"Calunnie e pregiudizi di natura ideologica e coloniale"
Sgombero immigrati a Capaccio: mobilitazione dell'Unione sindacale
"Ridicole argomentazioni messe in atto dal sindaco Marino"

Capaccio/Paestum - Giornata di mobilitazione per l’Unione Sindacale di Base e i lavoratori migranti di Capaccio/Paestum, in apprensione per lo scadere dell’ordinanza di sgombero emessa dal sindaco Pasquale Marino dell'amministrazione comunale di centrosinistra. L'ordinanza di sgombero scadeva alle ore 13 di sabato, ma non c'è stato nulla di fatto. L'ordinanza avrebbe "constatato il venir meno dell'osservanza delle più elementari regole igieniche degli ambienti di vita" ed ha "preso atto delle acclarate condizioni di degrado, sovraffollamento, illegittimità presenti nei complessi in oggetto" indicati, quale sistemazione provvisoria per gli extracomunitari sgomberati il 14 giugno da via Varolato, con delibera di giunta comunale n. 286 del 24 giugno. Per questo la "conseguente necessità di ordinare l'immediato sgombero degli occupanti per gravi carenze igienico sanitarie, causa la situazione contingente". "L'ordinanza, nel suo delirio ideologico, non trascura di sottolineare che 'la situazione depone per un grave pericolo per la salute degli occupanti'" denuncia l’Unione Sindacale di Base che respinge come "calunnie e pregiudizi di natura ideologica e coloniale le ridicole argomentazioni messe in atto dal sindaco Marino". Usb chiede al Prefetto di Salerno un tavolo di confronto dove sia possibile valutare e costruire le proposte di risposta al bisogno abitativo dei lavoratori extracomunitari residenti nel comune di Capaccio/Paestum.


2 agosto 2010 - Il Manifesto

IMMIGRATI/PIANA DEL SELE
Via dalle case della camorra

Capaccio/Paestum - Abitabili per i camorristi, non abitabili per gli immigrati. Si tratta di alcune villette confiscate alla malavita nelle quali si sono insediati alcuni immigrati a Capaccio, nel salernitano, a un passo dai templi di Paestum e da dove agli inizi degli anni '80 fu messa fine alla latitanza del boss della Nuova camorra organizzata Raffaele Cutolo «'o professore». Siamo nella Piana del Sele, una delle tante Rosarno del sud Italia, dove oltre seimila immigrati vivono in tuguri e lavorano nei campi al nero e sfruttati. Per una volta un gruppo di loro era andato ad abitare una casa vera. Peccato che il sindaco Pasquale Marino (centrosinistra) abbia emesso un'ordinanza che, «constatato il venir meno dell'osservanza delle più elementari regole igieniche degli ambienti di vita» e «preso atto delle acclarate condizioni di degrado, sovraffollamento, illegittimità presenti nei complessi in oggetto», ha ordinato «l'immediato sgombero degli occupanti per gravi carenze igienico-sanitarie, causa la situazione contingente». Attirandosi addosso le accuse di razzismo. Gli immigrati si sono opposti allo sgombero (previsto per ieri mattina), aiutati dall'Unione sindacale di base. E di fronte alla mobilitazione e alla presenza di giornalisti e telecamere lo sfratto è stato rinviato a data da destinarsi. Il sindaco della non lontana Sicignano degli Alburni, Alfonso Amato, lo stesso che lo scorso inverno aveva deciso unilateralmente di accogliere nel proprio comune un gruppo di migranti sgomberati dalla baraccopoli di San Nicola Varco (dove vivevano 800 immigrati, del caso il manifesto si è occupato a lungo), è ancora una volta sceso in campo, accusando il suo collega di Capaccio: «L'ordinanza di sgombero si fonda su argomentazioni di carattere ideologico e pregiudizi culturali. Per i camorristi l'abitabilità esisteva, perché ora le stesse case non sono abitabili per gli immigrati?» La Usb ora chiede al prefetto di Salerno «un tavolo di confronto dove sia possibile valutare e costruire le proposte di risposta al bisogno abitativo dei lavoratori extracomunitari residenti nel comune di Capaccio».

1 agosto 2010 - Cronache del Mezzogiorno

Ordinanza di sgombero per i lavoratori migranti. I sindacati chiedono un tavolo col Prefetto
Ordinanza di sgombero a Paestum: i lavoratori migranti non vengono sgomberati

Paestum - L'unione sindacale di base (USB) chiede al Prefetto di Salerno un tavolo di confronto. Giornata di mobilitazione ieri per l'unione sindacale di base e i lavoratori migranti di Capaccio/Paestum, in apprensione per lo scadere dell'ordinanza di sgombero emessa dal sindaco Pasquale Marino della amministrazione comunale di centro sinistra. «L'ordinanza di sgombero, che si fonda su argomentazioni di carattere ideologico e pregiudizi culturali, scadeva alle ore 13.00 di ieri, ma non c'è stato nulla di fatto. L'ordinanza avrebbe "constatato il venir meno dell'osservanza delle più elementari regole igieniche degli ambienti di vita" ed ha "preso atto delle acclarate condizioni di degrado, sovraffollamento, illegittimità presenti nei complessi in oggetto"," indicati, - quale sistemazione provvisoria per gli extracomunitari sgomberati il 14 Giugno da Via Varolato - con delibera di Giunta Comunale n. 286 del 24.06.2010" - dichiara il sindaco di Sicignano Alfonso Amato - per questo la "conseguente necessità di ordinare l'immediato sgombero degli occupanti per gravi carenze igienico sanitarie, causa la situazione contingente". L'ordinanza, nel suo delirio ideologico (oppure si potrebbe dire con un andamento quasi comico se non fosse offensivo), non trascura di sottolineare che "la situazione depone per un grave pericolo per la salute degli occupanti». L'unione sindacale di bgase respinge come calunnie e pregiudizi di natura ideologica e coloniale le «ridicole argomentazioni messe in atto dal sindaco di Centro Sinistra Pasquale Marino. Unione sindacale di base chiede al Prefetto di Salerno «un tavolo di confronto dove sia possibile valutare e costruire le proposte di risposta al bisogno abitativo dei lavoratori extracomunitari residenti nel comune di Capaccio/Paestum. Unione sindacale di base ed i lavoratori migranti residenti nella piana rimangono impegnati nella costruzione di una mobilitazione che collochi le proprie proposte alla attenzione della opinione pubblica e delle Istituzioni».


1 agosto 2010 – il Nuovo Salernitano

I lavoratori migranti di Capaccio restano dove sono
Ordinanza di sgombero rinviata. Per ora
L'Unione sindacale di base attacca ancora il sindaco Marino e chiede un inconto al prefetto di Salerno

CAPACCIO PAESTUM - Giornata di mobilitazione ieri per l'unione Sindacale di Base ed i lavoratori migranti di Capaccio Paestum, in apprensione per lo scadere dell'ordinanza di sgombero emessa dal sindaco Pasquale Marino. L'ordinanza di sgombero, che a detta dell'Usb di Salerno «si fonda su argomentazioni di carattere ideologico e pregiudizi culturali», scadeva alle ore 13 di ieri ma non c'è stato nulla di fatto. L'ordinanza avrebbe "constatato il venir meno dell'osservanza delle più elementari regole igieniche degli ambienti di vita" ed ha "preso atto delle acclarate condizioni di degrado, sovraffollamento, illegittimità presenti nei complessi in oggetto"," indicati, - quale sistemazione provvisoria per gli extracomunitari sgomberati il 14 giugno scorso da Via Varolato - con delibera di Giunta comunale del 24 giugno 2010". Per questo la "coneguente necessità di ordinare l'immediato sgombero degli occupanti per gravi carenze igienico sanitarie, causa la situazione contingente". L'ordinanza non trascura di sottolineare che "la situazione depone per un grave pericolo per la salute degli occupanti". L'usb «respinge come calunnie e pregiudizi di natura ideologica e coloniale le ridicole argomentazioni messe in atto dal sindaco di centrosinistra Pasquale Marino e chiede al Prefetto di Salerno un tavolo di confronto dove sia possibile valutare e costruire le proposte di risposta al bisogno abitativo dei lavoratori extracomunitari residenti nel comune di Capaccio Paestum». Inoltre, l'«Usb ed i lavoratori migranti residenti nella piana rimangono impegnati nella costruzione di una mobilitazione che collochi le proprie proposte alla attenzione della opinione pubblica e delle istituzioni».


31 Luglio 2010 - Dentro Salerno

Ordinanza di sgombero a Paestum:
Usb, i lavoratori migranti non vengono sgomberati

Paestum - Giornata di mobilitazione oggi per l’Unione Sindacale di Base e i lavoratori migranti di Capaccio/Paestum, in apprensione per lo scadere dell’ordinanza di sgombero emessa dal Sindaco Sig. Pasquale Marino della Amministrazione comunale di Centro Sinistra. L’ordinanza di sgombero, che si fonda su argomentazioni di carattere ideologico e pregiudizi culturali, scadeva alle ore 13.00 di oggi , ma non c’è stato nulla di fatto. L’ordinanza avrebbe "constatato il venir meno dell’osservanza delle più elementari regole igieniche degli ambienti di vita" ed ha "preso atto delle acclarate condizioni di degrado, sovraffollamento, illegittimità presenti nei complessi in oggetto"," indicati, - quale sistemazione provvisoria per gli extracomunitari sgomberati il 14 Giugno da Via Varolato -, con delibera di Giunta Comunale n. 286 del 24.06.2010". Per questo la "conseguente necessità di ordinare l’immediato sgombero degli occupanti per gravi carenze igienico sanitarie, causa la situazione contingente". L’ordinanza, nel suo delirio ideologico [oppure si potrebbe dire con un andamento quasi comico se non fosse offensivo], non trascura di sottolineare che "la situazione depone per un grave pericolo per la salute degli occupanti". USB respinge come calunnie e pregiudizi di natura ideologica e coloniale le ridicole argomentazioni messe in atto dal Sindaco di Centro Sinistra Sig Pasquale Marino. USB chiede al Prefetto di Salerno un tavolo di confronto dove sia possibile valutare e costruire le proposte di risposta al bisogno abitativo dei lavoratori extracomunitari residenti nel comune di Capaccio/Paestum. USB ed i lavoratori migranti residenti nella piana rimangono impegnati nella costruzione di una mobilitazione che collochi le proprie proposte alla attenzione della opinione pubblica e delle Istituzioni.
per il coordinamento USB IMMIGRATI SALERNO - Avv. Alfonso Amato (Sindaco di Sicignano), Nicolò Quagliata



31 luglio giornata di mobilitazione

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