25 Aprile: PARTIGIANI/E in ogni QUARTIERE

Salerno -

 

25 aprile: oggi sudditi di una nuova dittatura

 

Un triste 25 aprile quello che salutiamo in questo 2012. Un 25 aprile che vede i cittadini di questo paese sudditi di una nuova dittatura: quella dei mercati e della finanza, quella dei banchieri e della borsa. Una tirannia che anche in Italia sta mostrando, se ce ne fosse ancora bisogno, il vero volto del capitalismo di questi anni.

 

Milioni di persone e di famiglie che ormai vivono sotto la soglia della povertà, i giovani che non trovano lavoro o addirittura che non hanno neanche più la forza di cercarlo, i precari che perdono il lavoro e che non avranno alcun reddito, i loro padri che vengono estromessi da uffici e fabbriche senza più ammortizzatori sociali e con il miraggio del raggiungimento della pensione che si affievolisce sempre più, i migranti che continuano a morire sui barconi e che vivono ormai nella miseria, i pensionati che già non arrivavano alla fine del mese che sono oggi considerati un peso per la società piuttosto che una risorsa, il lavoro che è ormai considerato un'appendice degli interessi delle aziende, da trattare non come un diritto ma come una elargizione. E in tutto ciò spicca l'ipocrisia del governo di banchieri e “tecnici”.

 

Improbabili e paradossali spiegazioni su come la libertà di licenziare e l'aumento dell'età pensionabile faccia miracolosamente aumentare l'occupazione. Su come parlare di crescita quando si procede con una politica fortemente recessiva criticata ormai da esperti di tutte le parti, ma difesa da quasi tutti i partiti presenti in parlamento.

 

Ma di che tecnici parliamo? Tecnici di che cosa se non dell'applicazione delle più bieche teorie sullo sfruttamento dei ceti popolari per far continuare a far profitti ad aziende, banche e alta finanza?

E quindi è un 25 aprile triste che però come sindacato che non si piega al luogo comune della “necessità dei sacrifici per pagare i debiti delle banche”, allo stesso tempo ci stimola e ci spinge a ribellarci a questo stato di cose, a costruire dissenso ed opposizione, ad organizzare i lavoratori in modo sempre più concreto e radicale nelle forme e nei contenuti.

 

Un 25 aprile che vorremmo veramente “liberato” dalla retorica e dai luoghi comuni di partiti ed istituzioni di questi ultimi anni, per riscoprire il vero significato della lotta al fascismo di ieri e di oggi.

 


24 aprile 2012 - Il Mattino

«Il dovere di memoria non può essere disgiunto dall’impegno...

Salerno - «Il dovere di memoria non può essere disgiunto dall’impegno nel dare continuità agli ideali per i quali tanti uomini si sono battuti, restituendo orgoglio e libertà all’Italia offesa e straziata dal nazifascismo». È la premessa delle associazioni Daltrocanto e Senza Periferie che, con Arcigay Salerno, Salerno Campania Pride 2012, Aned (Associazione Nazionale ex deportati politici nei campi nazisti) Usb Salerno, Teatro Nuovo e 2 di Picche, promuovono, nel Teatro di via Laspro, l’iniziativa «25 Aprile 2012-La Resistenza continua». Da oggi al 28 aprile la mostra «Oltre quel muro- La Resistenza nel campo di Bolzano 1944-45». Stasera, alle 19, la proiezione del vide con interventi di Lorenzo Forte, Mariella Rocco, Giovanni Frasci e Rosa Sabato. Giovedì 26 aprile, stessa ora, il documentario «Paragraph 175» di Rob Epstein e Jeffrey Friedman - Usa 1999. Interventi di Rosita Gigantino e Antonello Sannino. L’ingresso è libero. E anche all’Università di Salerno, dopo l’incontro con Mario Banti, si torna a parlare di Risorgimento nell’ambito della Master Class di Filmidea. Oggi alle 15, nell’Aula Imbucci si discuterà di «Cinema e Risorgimento» con i docenti Giuseppe Civile, Marcella Marmo, Marco Meriggi e Vincenzo Esposito.