A Napoli per lo sciopero generale
Ad incrociare le braccia anche i lavoratori del porto di Salerno, presenti alla manifestazione regionale insieme ai lavoratori di altre categorie del lavoro privato e del pubblico inpiego. In piazza a lottare anche studenti e i pensionati organizzati con USB.
Le rivendicazioni della piazza si sono concentrate sulla richiesta di alzare i salari ed adeguarli al crescente costo della vita, un salario minimo di 10 euro l’ora, maggiore sicurezza attraverso l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro per i datori di lavoro che evadano o eludano le normative, l'aumento delle pensioni e la stabilizzazione dei precari.
Quindi adeguamenti salariali, No alle disuguaglianze, alla precarietà ed alle spese militari a discapito di quelle sociali.
Uno sciopero necessario e decisamente riuscito.
Un grido si è levato da tutte le piazze: abbassate le armi e alzate i salari, 300 euro netti di aumento in busta paga!
Con lo sciopero di oggi finalmente si è palesata l'opposizione al governo Meloni e il mondo del lavoro ha ripreso parola e protagonismo sintonizzandosi con quel ciclo di lotte che sta già attraversando altri paesi d’Europa.
Il prossimo passaggio rilanciato da tutti gli interventi della giornata di oggi è la manifestazione nazionale del 24 giugno per sedimentare e rafforzare l’opposizione a un governo che fa della diseguaglianza e dell’ingiustizia sociale la cifra della sua azione politica.
USB Salerno