A.O.U. SANGIOVANNI DI DIO E RUGGI D'ARAGONA: SIAMO ALLA FARSA!!!!!!
COMUNICATO DELLA USB AZIENDALE
A.O.U. SANGIOVANNI DI DIO E RUGGI D’ARAGONA
A T U T T I I L A V O R A T O R I
SIAMO ALLA FARSA!!!!!!
L’accordo decentrato del 7 luglio 2011 tra la RSU concertativa e l’amministrazione aziendale, inerente a istituti come le posizioni organizzative, indennità subintensiva, fasce zero, è saltato con l’adozione dirigenziale della delibera n.622, che revoca le delibere n.522 e 538, frutto proprio dell’accordo del 7 luglio 2011.
Tale revoca è stata ufficialmente dettata all’amministrazione aziendale dall’esigenza di dare “trasparenza” all’accordo sottoscritto: purtroppo non è così.
In parole povere l’amministrazione è intenzionata a modificare il prospetto delle posizioni organizzative per una questione strategica ma senza alcuna modifica sostanziale all’accordo del 7 luglio.
In realtà la stessa Direzione ha preso atto dello scontro in seno ai sindacati concertativi per accapararsi le posizioni organizzative per scopi clientelari a discapito dei legittimi interessi della maggioranza dei lavoratori.
La struttura sindacale USB dell’Ospedale di S. Leonardo, con il suo delegato RSU, Ciro Amato, si è tenuta lontana da questa spartizione di poltrone (vero caporalato), denunciando al tempo stesso che l’attuale RSU è complice a tutti gli effetti delle decisioni di questa amministrazione nonché distante dalle giuste rivendicazioni dei lavoratori …
La USB ha deciso di non partecipare a questa morsa mortale agli interessi dei lavoratori, uscendo dalle riunioni della stessa RSU e affiancandosi ai lavoratori per difendere i loro diritti e contro ogni ingiustizia e vessazione.
Durante l’incontro tecnico del 14.9.2011, a cui la USB ha deciso di partecipare, abbiamo avuto la prova provata di quanto finora detto in quanto l’amministrazione ha
consegnato copia di un accordo sulle posizioni organizzative che è il fac-simile del precedente accordo. Siamo sicuri che ci sarà un secondo accordo decentrato che rispecchierà quello precedente, una volta ritrovata la pax tra le varie sigle concertative finalmente appagate nei propri appetiti clientelari.
Il sindacato USB proporrà nella prossima RSU di rivedere l’impianto del precedente accordo, predisponendo le ”fasce zero”, che sono solo giuridiche, anche per coloro che non hanno usufruito dei benefici dell’accordo del 7 luglio. In questo modo la maggioranza dei lavoratori riuscirà ad ottenere un beneficio a fronte della macelleria sociale che si sta attuando con le manovre del governo Berlusconi.
Ciro Amato delegato RSU/USB