assemblea provinciale: RETRIBUTIVO PER TUTTI E TUTTE
Martedì 20 dicembre 2011 – ore 12.00
ASSEMBLEA PROVINCIALE
Sede INPS – Rione Petrosino – via Frà Giacomo Acquaviva - SALERNO
parteciperanno lavoratori e lavoratrici dell’INPDAP, della Sanità, degli Enti Locali, dei Ministeri e dell’Università
saranno presenti delegati nazionali e regionali del Pubblico Impiego e del Lavoro Privato
RETRIBUTIVO PER TUTTI E TUTTE
USB contro lo smantellamento della previdenza pubblica
Per la giustizia sociale serve un tetto economico al sistema di calcolo retributivo e non una frattura generazionale che cancella il diritto dei lavoratori ad una vecchiaia dignitosa in favore del profitto privato sui contributi previdenziali dei lavoratori. Per esempio sarebbe equo e giusto il sistema contributivo solo oltre i 1.500 euro e un tetto a 5.000 per le pensioni d’oro. Il sistema retributivo non è un privilegio ma un diritto di dignità collettiva che si scontra con l’avidità del capitale che ormai sta cancellando ogni sovranità politica ed economica dell’intero paese. Il “nuovo falso governo tecnico” che si sta muovendo in perfetta continuità con il precedente e con l'appoggio della maggioranza delle forze politiche di centro-destra e centro-sinistra in una indecente ammucchiata mai vista sino ad ora, è in realtà un “forte governo politico” che rappresenta e tutela i padroni, i ricchi, il ceto politico, le banche, la finanza internazionale. Berlusconiani e anti berlusconiani insieme contro il popolo e i lavoratori: è questo quello che sta avvenendo in Italia per obbedire al dettato della famosa lettera agostana di Draghi e Trichet. Se tutti dicono che la già “fiduciata” manovra Monti è iniqua e recessiva, la vera domanda è: quale Italia sta salvando Monti ?
Contro questa violenta redistribuzione di reddito e diritti verso l’alto, abbiamo indetto lo sciopero generale del 27 gennaio e continueremo a mobilitarci in un fitto percorso di iniziative di lotta, di confronto, di assemblee, in tutti i luoghi di lavoro e su tutto il territorio nazionale.
La concertazione è finita con il decreto “salva Italia”. A CGIL, CISL e UIL chiediamo di chiudere i loro fondi pensione, restituendo i soldi dei contributi volontari e del TFR ai lavoratori caduti nella trappola del selvaggio “mercato” delle pensioni integrative. A CGIL, CISL e UIL chiediamo di disdire l’accordo del 28 giugno che cancella il contratto nazionale e vergognosamente detta la fine della democrazia sindacale nei luoghi di lavoro. In alternativa a CGIL, CISL e UIL, in alternativa alle loro fallimentari politiche concertative e collaborazioniste cui anche Monti ha chiuso le porte del compromesso mediatico, USB si presenta nella competizione elettorale nazionale delle RSU del Pubblico Impiego del 5/7 marzo 2012.
21 dicembre 2011 - Cronaca di Salerno
Inpdap, 7 dipendenti rischiano il posto di lavoro
di Marco Rarità
Salerno - Nella “super Inps” del governo Monti, con la fusione tra dipendenti Inpdap ed Enpals, a Salerno “tagliano” 7 persone. Scatta la protesta dei dipendenti e l’allarme dei sindacati: “questa situazione è un apripista alla cassa integrazione del pubblico impiego” ha dichiarato Enzo bottiglieri della Usb di Salerno. Così per l’Inps, che nel giro di pochi anni ha ridotto il suo personale da 44.000 a 22.000, è previsto un altro taglio di 700 lavoratori secondo il decreto “salva Italia”, a Salerno saranno7 i dipendenti che non dovrebbero rientrare nella pianta organica dell’ente, una riduzione degli organici del 10% che preoccupa e non poco i lavoratori dell’Inpdap. La manovra, secondo i dipendenti, non porterebbe a nessun risparmio ed addirittura andrebbe a gravare le casse dello stato non offrendo, al contempo un prodotto valido per gli utenti. Un taglio, come spiegano i lavoratori dell’Inpdap, che parte da lontano, quando in 700 stabili non accettarono la richiesta di portineria lasciando così in mobilità altrettanti portinai, fu così lanciato un “salvagente” per questi lavoratori che divennero dipendenti Inpdap. Proprio nella mattinata di ieri lavoratori e lavoratrici dell’Inpdap si sono uniti in assemblea provinciale dell’unione sindacati di base di Salerno presso la sede Inps di rione Petrosino. “Retributivo per tutti e tutte”, è lo slogan della Usb di Salerno contro lo smantellamento della previdenza pubblica: “siamo contro questa violenta redistribuzione di reddito e diritti verso l’alto, abbiamo indetto lo sciopero generale del 27 gennaio e continueremo a mobilitarci in un fitto percorso di iniziative di lotta, di confronto, di assemblee, in tutti i luoghi di lavoro e su tutto il territorio nazionale – fanno sapere dall’unione sindacale di base - il sistema retributivo non è un privilegio ma un diritto di dignità collettiva che si scontra con l’avidità del capitale che ormai sta cancellando ogni sovranità politica ed economica dell’intero paese. Il “nuovo falso governo tecnico” che si sta muovendo in perfetta continuità con il precedente e con l'appoggio della maggioranza delle forze politiche di centro-destra e centro-sinistra in una indecente ammucchiata mai vista sino ad ora, è in realtà un “forte governo politico” che rappresenta e tutela i padroni, i ricchi, il ceto politico, le banche, la finanza internazionale. La concertazione è finita con il decreto “salva Italia”. A CGIL, CISL e UIL chiediamo di chiudere i loro fondi pensione, restituendo i soldi dei contributi volontari e del TFR ai lavoratori caduti nella trappola del selvaggio “mercato” delle pensioni integrative. A CGIL, CISL e UIL chiediamo di disdire l’accordo del 28 giugno che cancella il contratto nazionale e vergognosamente detta la fine della democrazia sindacale nei luoghi di lavoro. In alternativa a CGIL, CISL e UIL, in alternativa alle loro fallimentari politiche concertative e collaborazioniste cui anche Monti ha chiuso le porte del compromesso mediatico, USB si presenta nella competizione elettorale nazionale delle RSU del Pubblico Impiego del marzo 2012.