Con l'inceneritore andranno in fumo anche i posti di lavoro!
Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori dei consorzi di Bacino della regione Campania, in sciopero per il mantenimento dei livelli occupazionali e il pagamento regolare degli stipendi.
Ribadiamo con forza che solo un corretto ciclo di gestione dei rifiuti, che faccia a meno di inceneritori e discariche, può garantire lavoro, rispetto della salute e dell'ambiente.
Noi chiediamo:il mantenimento dei livelli occupazionali
l'estensione e il rafforzamento della raccolta differenziata “porta a porta” in tutta la Regione
l'allestimento degli impianti di compostaggio necessari per trattare i rifiuti organici della regione, evitando che siano portati in altre regioni a costi esorbitanti
la trasformazione dei 7 impianti STIR presenti nella regione in modo che i rifiuti vengano recuperati e riciclati e non , come avviene adesso, semplicemente “tritovagliati” per portarli in inceneritori e discariche.
Per finanziare tutto questo è necessario bloccare la costruzione degli inceneritore previsti a Salerno e Napoli, per i quali sono stanziati centinaia di milioni di euro di fondi pubblici.
Usiamo questi fondi per un corretto ciclo dei rifiuti, per difendere lavoro, salute ed ambiente!
Movimento Rifiuti Zero No Inceneritore Salerno
Le sigle sindacali RdB, Cobas, Cesil, Sindacato Azzurro e Fesica-Confsal hanno annunciato lo sciopero di 48 ore dei dipendenti dei consorzi di bacino campani per il 30 novembre.
COMUNICATO STAMPA
"Il nuovo decreto legge in materia dei rifiuti, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 18 novembre danneggia ulteriormente i dipendenti dei consorzi di bacino della Regione Campania: esso, infatti, prevede cassa integrazione e mobilità, favorendo ditte e aziende private eco-malavitose, nonché la spartizione dei proventi derivanti dal Cip 6.
Per queste ragioni, dunque, a partire dalla mezzanotte di martedì 30 novembre, i dipendenti dei consorzi incroceranno le braccia per 48 ore, garantendo solo gli obbligatori servizi essenziali"