I codici rossi che riguardano i bambini non possono passare direttamente alle unità operative

Nocera inferiore -

16 febbraio 2012 Metropolis

 

Caos al pronto soccorso: i codici rossi pediatrici
spediti direttamente in reparto

La denuncia di Vito Storrriello (Usb)

 

 

Nocera Inferiore. «I codici rossi che riguardano i bambini non possono passare direttamente alle unità operative». Durissima la segnalazione che il sindacalista dell'Usb, Vito Storniello, lancia agli indirizzi dei vertici amministrativi dell'Umberto I di Nocera Inferiore. Il problema riguarda sostanzialmente 1'accoglimento dei bambini che arrivano al pronto soccorso con un codice rosso. Presso la struttura ci sarebbe una stanza adibita proprio al trattamento e alla stabilizzazione del codice, ma secondo quanto riferisce Vito Storniello, i bambini non verrebbero trattati e verrebbero inviati direttamente al reparto. «E' una cosa gravissima che ho già segnalato in passato con un esposto alla Procura della Repubblica. I codici rossi vengono trattati direttamente al reparto dove non esiste alcun pronto soccorso pediatrico. Abbiamo ribadito questa cosa al direttore sanitario che credo faccia finta di non accorgersi di questo problema. In sostanza non si rispetta il protocollo che è invece in uso in tutti gli ospedali d'Italia, dove i bambini vengono prima trattati al pronto soccorso tradizionale e poi inviati alle unità operative. Non rispettando tale procedura, si finisce in un valzer di consulenze dove a riscontrare i maggiori disagi, oltre al bambino, sono anche gli stessi genitori che devono girare più reparti in una sola volta. Se poi ci sono delle rivolte da parte delle famiglie, non bisogna poi meravigliarsi. Di questa cosa ho informato anche il sub commissario sanitario, la dottoressa Caropreso. Se entro un paio di giorni non dovessero essere presi provvedimenti, invieremo un nuovo esposto alla Procura». Il disagio però non sembrerebbe essere dettato nemmeno dalla carenza di personale che da tempo affligge proprio il pronto soccorso dell'Umberto I. «E' un falso allarme - conclude Storniello - perchè basta andare al pronto soccorso e rendersi conto che c'è una stanza apposta per i codici rossi relativi ai bambini. Basti pensare che nella sola unità operativa di pediatria ci sono otto medici: una soluzione potrebbe essere quella di prenderne tre e farli girare al pronto soc-corso. Eppure questo non avviene». Il precedente esposto inviato dall'Usb è datato 9 febbraio 2011: anche in quest'ultimo venivano evidenziate le gravissime criticità relative alle attività di emergenza-urgenza e terapia subintensiva del reparto di Pediatria dell'Umberto I. La denuncia, oltre che alla Procura, fu inviata anche ai Nas, alla Guardia di Finanza e all'Ispettorato del Lavoro. N.S.