La RSU INPS di Salerno è indecente: Di Gennaro si dimette.

Lettera aperta ai colleghi di lavoro

 

PS. Aggiornamento delle ultime ore. Questa lettera è stata presentata all’Assemblea dei lavoratori INPS a Battipaglia e viene inviata a tutte le colleghe e i colleghi INPS di Salerno che possono, devono pretendere dai loro eletti riscontro a quanto affermato, oppure tenersi questa RSU così com’è, che sorda, muta, inutile, passata nei decenni dalla concertazione alla collaborazione, è sull’orlo di un abisso che si può definire “collaborazionista”. Anche se non sarà mai materia di discussione in RSU, io aderisco allo SCIOPERO GENERALE del 22 settembre, e sinceramente non c’è proprio bisogno di spiegare perché.

 

Salerno -


Carissime/i,

quanti giorni sono passati da quelli turbolenti della campagna elettorale RSU? Cari colleghi, chi avete eletto? Ve lo dico io: il meglio premiato dal vostro voto, il meglio dei candidati che i sindacati hanno gettato con virulenza nella competizione elettorale, dove abbiamo visto di tutto, finanche l’uso coercitivo e minaccioso delle future “pagelle” da parte di alcuni responsabili e dirigenti che sono attivi, anche da pensionati, nelle associazioni sindacali presenti nell’INPS e nei ministeri. La chiamano democrazia ma ormai la contrattazione sindacale è sotto lo schiaffo della dittatura della maggioranza. L’anno scorso, come regalo di Natale per i lavoratori, con il 53% della rappresentanza è stato firmato il contratto nazionale della vergogna: mai abbiamo ricevuto un taglio salariale così forte tanto che anche UIL e CGIL erano contrari. Una vertenza, quella delle “Funzioni centrali” che le segreterie nazionali però hanno scandalosamente oscurato. Oggi, in piena estate, l'esigua maggioranza diventata minoranza al 33%, ha firmato in scandalosa solitudine il contratto integrativo INPS 2025, che l’Amministrazione si avvia ad applicare. Per riassumere in poche parole, se negli ultimi tre anni abbiamo avuto, attraverso selezioni e graduatorie precise a due cifre decimali, uno scatto economico di un differenziale, adesso inizia un'era in cui non basteranno 6 anni con il rischio che alcuni ne avranno due e molti nessuno. Come per le pagelle, come per i problemi informatici, come di tante altre questioni, anche la produzione non è materia di RSU secondo chi ha ratificato un regolamento con tanto di portavoce assoluto, che di fatto uccide la funzione della RSU come del resto è già avvenuto nei tre anni precedenti. A che serve questa RSU? Dopo più di 4 mesi dal suo insediamento la nuova RSU INPS di Salerno eletta, non ha inoltrato a tutti i colleghi che rappresenta, nemmeno il primo verbale della prima riunione.  Ho sentito dire in una delle pochissime quanto agitate riunioni che la RSU non deve fare sindacato. Siamo all'indecenza, ma oggi la maggioranza è cambiata. Gli eletti RSU ne prenderanno coscienza? Il 26 agosto la Direzione ha presentato alla RSU e ai rappresentanti “firmatari” del CCNL, un'analisi provvisoria dei dati produttivi del primo semestre 2025. Abbiamo appreso che c’è stato un allarme lanciato dalla Direzione regionale secondo cui Salerno veniva considerata maglia nera. La voce della RSU non è pervenuta, nemmeno un sospiro. Cos'è che dicono e non dicono i freddi numeri che troppo spesso premiano attività pressoché inutili rispetto alle aspettative dell’utente interno ed esterno? E della nostra richiesta di avere un report su come viene "elargito" lo straordinario, straordinaria leva manageriale? E di come il "condominio" CML (centro medico legale) sia in attesa di lavori e che è ormai risulti una struttura insufficiente e critica per l'enormità di lavoro che deve svolgere e che svolge con ritmi e risultati da F1? E della sicurezza degli stabili di tutte le agenzie territoriali, a cominciare da Battipaglia, chi se ne deve preoccupare? Anche la nostra proposta di allargare il numero degli RLS è stata bocciata come indiscutibile.  I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sono diminuiti da 5 a 3, per effetto dell’unificazione della RSU a livello provinciale, questo però è il numero minimo previsto dalla legge e dalle fonti contrattuali, quindi ribadiamo che nominarne di più non è solo “legale” è soprattutto doveroso visto il numero e la complessità delle sedi INPS in tutta la provincia di Salerno. La responsabilità e la funzione della RSU INPS di Salerno è aumentata, visto che gli eletti sono passati da 20 a 10. Basta chiacchiere. Il sottoscritto Pietro Di Gennaro, in quanto eletto nella lista di USB Pubblico Impiego, nel ribadire l’indecenza di questa Rappresentanza Sindacale Unitaria all’INPS di Salerno, che di fatto uccide la forma democratica e istituzionale del sindacalismo di base dei lavoratori, nei nostri luoghi di lavoro, si dimette, rimettendo il proprio mandato al coordinamento provinciale USB INPS di Salerno.

 

In fede: il vostro collega informatico Pietro Di Gennaro

 

PS. Aggiornamento delle ultime ore. Questa lettera è stata presentata all’Assemblea dei lavoratori INPS a Battipaglia e viene inviata a tutte le colleghe e i colleghi INPS di Salerno che possono, devono pretendere dai loro eletti riscontro a quanto affermato, oppure tenersi questa RSU così com’è, che sorda, muta, inutile, passata nei decenni dalla concertazione alla collaborazione, è sull’orlo di un abisso che si può definire “collaborazionista”. Anche se non sarà mai materia di discussione in RSU, io aderisco allo SCIOPERO GENERALE del 22 settembre, e sinceramente non c’è proprio bisogno di spiegare perché.