Pubblico Impiego: NON PAGHEREMO NOI LA CRISI

Salerno -

prima un report della stampa eppoi il nostro comunicato ... se poi nei contratti dei comparti (Sanità, EntiLocali, Ministeri, Agenzie, Parastato, Scuola, Università, etc ...) gli aumenti vi sembrano pochi, vergognosamente miseri (con un'inflazione reale che viaggia verso l'8%), seguite dall'inizio una trattativa che sembra già conclusa prima di cominciare ... chi sta correndo appresso a Brunetta ???

3,5 milioni di lavoratori pubblici sono 3,5 milioni di famiglie sono almeno altri 3,5 milioni di mariti/mogli, sono almeno altri 10 milioni di figli ... 1/3 del paese ...
Reprimere il loro potere di acquisto significa DEPRIMERE i consumi e affossare ogni possibilità di leva positiva per fronteggiare la spaventosa crisi/recessione che ci sta per investire ... a questo bisogna aggiungere la mancata occupazione e il licenziamento definitivo di centinaia e centinaia di migliaia di lavoratori/lavoratrici precarie ... etc ...


il debito pubblico ? ... deve servire al paese e non ai pochi potenti/ricconi delle banche e dei finanzieri  ...

 

NON PAGHEREMO NOI LA CRISI !!!

 


 

23 ottobre 2008 - Ansa
STATALI: RDB RESPINGE PROTOCOLLO INTESA

 

(ANSA) - ROMA, 23 OTT - La RdB-Cub ha respinto il documento proposto dal ministro Brunetta, «sia per quanto attiene il tentativo di introdurre surrettiziamente nel Pubblico Impiego la stessa modifica del modello contrattuale sia per la parte strettamente contrattuale». Lo precisa la sigla sindacale in una nota, spiegando che il documento «conferma gli irrisori stanziamenti previsti in Finanziaria, con la sola vacanza contrattuale di 8-10 euro lordi medi mensili per il 2008, fino a raggiungere l'iperbolica cifra media lorda di 60 euro in busta paga a fine 2009, ed ulteriori 10 euro destinati alla lotteria del salario accessorio».


STATALI: RDB-CUB, PRONTI A NUOVO SCIOPERO

 

(ANSA) - ROMA, 23 OTT - La federazione delle Rdb-Cub si dice pronta ad un nuovo sciopero se «dovesse passare il progetto illustrato oggi da Brunetta». Lo ha detto uno dei leader dell'organizzazione, Pierpaolo Leonardi, secondo il quale il governo tenta di introdurre «surrettiziamente un nuovo modello contrattuale». Leonardi ha respinto anche le risorse previste per il rinnovo dei contratti. «È grave poi - ha concluso - che il ministro abbia incontrato il segretario dell'Ugl che non ha alcuna titolarità nel pubblico impiego».


STATALI: ACCORDO SEPARATO, SÌ DA CISL E UIL NO DA CGIL
EPIFANI, INSUCCESSO PER GOVERNO; BRUNETTA, 6 MLD IN BUSTA PAGA

 

(ANSA) - ROMA, 23 OTT - Accordo separato sul rinnovo del contratto degli statali. La Cisl, la Uil e l'Ugl hanno detto sì al protocollo presentato oggi ai sindacati dal ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, che invece ha ricevuto un no dalla Cgil e dalle Rdb-Cub. Il protocollo - che in mattinata era stato illustrato dall'Aran ai sindacati di categoria - è composto da due parti: una relativa al rinnovo del contratto, l'altra sul nuovo modello contrattuale. La spaccatura tra le sigle sindacali si è consumata, in particolare, sulla parte relativa al rinnovo del contratto che prevede per i ministeriali un aumento di 70 euro (60 sul tabellare e dieci sul trattamento accessorio) e complessivamente 6 miliardi per i contratti dei circa 3,5 milioni di dipendenti. Il governo si è anche impegnato a recuperare i tagli ai fondi per la contrattazione integrativa che avrebbero determinato un alleggerimento pesante della busta paga da gennaio. Una assicurazione che ha portato alcuni sindacati a dare la propria adesione al documento. È stato, inoltre, deciso di aprire un tavolo tecnico per giungere ad un nuovo modello contrattuale come per il settore privato. La Cgil non condivide il protocollo ma ha spiegato, comunque, che non si sottrarrà al confronto: starà al tavolo sul contratto nella sede dell'Aran e parteciperà all'istruttoria sul modello contrattuale. Per ora, in ogni caso, gli scioperi regionali previsti entro la metà novembre non sono stati revocati da nessuna sigla. Brunetta - che ha incontrato i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl - ha detto che da gennaio ci saranno 6 miliardi in più nelle tasche dei lavoratori. Ma prima, a dicembre, sarà pagata con la tredicesima l'indennità di vacanza contrattuale pari a 100-110 euro per il 2008. Se non si riuscirà ad arrivare ad un consenso generale, ha spiegato ancora, a gennaio sarà anticipato comunque il 90% dei 6 miliardi (come previsto in Finanziaria). Il ministro punta a stringere i tempi anche per tutti gli altri contratti e già lunedì partirà il negoziato per la scuola. Entro metà novembre, quindi, spera di chiudere i contratti e le linee generali del modello contrattuale. Riguardo la posizione della Cgil, Brunetta ha detto che non si piegherà ad un braccio di ferro. «Se un sindacato non vuole dare ai lavoratori 6 miliardi, se ne assuma le responsabilita», ha osservato. «Ai no della Cgil ahimè... sono abituato, soprattutto quando non ci sono i governi amici - ha aggiunto -. Contrariamente al passato oggi si è aperta una trattativa a risorse date e non c'è un euro in più. Per questo il no mi stupisce, significa non accettare il quadro esistente e, dati i tempi, è un no impegnativo verso i lavoratori». Diversa ovviamente la valutazione sull'esito della giornata di oggi tra il ministro e la Cgil: per il primo, è stata una «giornata positiva di dialogo tra governo e sindacati pur nella non unanimita»; per il leader di Corso d'Italia, Guglielmo Epifani, invece, c'è una parte consistente dei sindacati «che non ha condiviso le linee per il rinnovo: non è un buon risultato per il governo». Il segretario della Fp-Cgil, Carlo Podda, fa notare che, in base alla legge, l'accordo per i ministeri non può essere sottoscritto perchè i contratti devono essere firmati da organizzazioni che rappresentano almeno il 51% dei lavoratori. Secondo Podda, inoltre, il governo può anche aver reperito i circa 200 milioni del fondo unico di amministrazione, ma non i 500 milioni delle leggi speciali. Per il segretario generale della Fps-Cisl, Rino Tarelli, sul documento c'è stata una valutazione positiva da parte della Cisl. «L'impostazione è utile - ha detto - e abbiamo dato la nostra disponibilità ad un impianto da percorrere che apre una fase che andrà realizzata e giudicata su fatti concreti». Per la Uil-P.A., Salvatore Bosco, il documento «può costituire una valida base di discussione per riprendere il confronto sui rinnovi contrattuali delle categorie». Renata Polverini, leader dell'Ugl, ha affermato: «Sul contratto è un passo in avanti, siamo disponibili ad avviare un percorso sul modello contrattuale». La Confsal, la Cse e l'Usae si sono riservate di aderire al protocollo.


23 ottobre 2008 - Rainews
Statali, sì da Cisl e Uil. No da Cgil

 

Accordo separato sul rinnovo del contratto degli statali. La Cisl, la Uil e l'Ugl hanno detto sì al protocollo presentato oggi ai sindacati dal ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, che invece ha ricevuto un no dalla Cgil e dalle Rdb-Cub. Il protocollo - che in mattinata era stato illustrato dall'Aran ai sindacati di categoria - è composto da due parti: una relativa al rinnovo del contratto, l'altra sul nuovo modello contrattuale. La spaccatura tra le sigle sindacali si è consumata, in particolare, sulla parte relativa al rinnovo del contratto che prevede per i ministeriali un aumento di 70 euro (60 sul tabellare e dieci sul trattamento accessorio) e complessivamente 6 miliardi per i contratti dei circa 3,5 milioni di dipendenti. Il governo si è anche impegnato a recuperare i tagli ai fondi per la contrattazione integrativa che avrebbero determinato un alleggerimento pesante della busta paga da gennaio. Una assicurazione che ha portato alcuni sindacati a dare la propria adesione al documento. E' stato, inoltre, deciso di aprire un tavolo tecnico per giungere ad un nuovo modello contrattuale come per il settore privato. La Cgil non condivide il protocollo ma ha spiegato, comunque, che non si sottrarrà al confronto: starà al tavolo sul contratto nella sede dell'Aran e parteciperà all'istruttoria sul modello contrattuale. Per ora, in ogni caso, gli scioperi regionali previsti entro la meta' novembre non sono stati revocati da nessuna sigla. Brunetta - che ha incontrato i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl - ha detto che da gennaio ci saranno 6 miliardi in più nelle tasche dei lavoratori. Ma prima, a dicembre, sarà pagata con la tredicesima l'indennità di vacanza contrattuale pari a 100-110 euro per il 2008. Se non si riuscirà ad arrivare ad un consenso generale, ha spiegato ancora, a gennaio sarà anticipato comunque il 90% dei 6 miliardi (come previsto in Finanziaria). Il ministro punta a stringere i tempi anche per tutti gli altri contratti e già lunedì partirà il negoziato per la scuola. Entro metà novembre, quindi, spera di chiudere i contratti e le linee generali del modello contrattuale. Riguardo la posizione della Cgil, Brunetta ha detto che non si piegherà ad un braccio di ferro. "Se un sindacato non vuole dare ai lavoratori 6 miliardi, se ne assuma le responsabilita", ha osservato. "Ai no della Cgil ahimè... sono abituato, soprattutto quando non ci sono i governi amici - ha aggiunto -. Contrariamente al passato oggi si è aperta una trattativa a risorse date e non c'è un euro in più. Per questo il no mi stupisce, significa non accettare il quadro esistente e, dati i tempi, è un no impegnativo verso i lavoratori". Diversa ovviamente la valutazione sull'esito della giornata di oggi tra il ministro e la Cgil: per il primo, è stata una "giornata positiva di dialogo tra governo e sindacati pur nella non unanimita"; per il leader di Corso d'Italia, Guglielmo Epifani, invece, c'è una parte consistente dei sindacati "che non ha condiviso le linee per il rinnovo: non è un buon risultato per il governo".


STATALI: RDB RESPINGE PROTOCOLLO DEL GOVERNO
VERRA’ MANTENUTA ALTA LA MOBILITAZIONE
PER VERI AUMENTI SALARIALI

 

La RdB-CUB ha respinto il documento proposto dal Ministro Brunetta, sia per quanto attiene   il tentativo di introdurre surrettiziamente nel Pubblico Impiego la stessa modifica del modello contrattuale che ha fin qui ottenuto l’avallo di Cisl, Uil e Confindustria inserendo così nuovi elementi di pesante frizione e divisione nel campo sindacale, sia per la parte strettamente contrattuale. Il documento infatti conferma gli irrisori stanziamenti previsti in Finanziaria, con la sola vacanza contrattuale di 8-10 Euro lordi medi mensili per il 2008, fino a raggiungere l’iperbolica cifra media lorda di 60 Euro in busta paga a fine 2009, ed ulteriori 10 Euro destinati alla lotteria del salario accessorio.
La RdB-CUB ritiene comunque che la propria mobilitazione e la straordinaria partecipazione allo sciopero generale del 17 ottobre scorso hanno contribuito ad aprire prime serie contraddizioni nell’impianto ideologico di Brunetta. Infatti nel documento illustrato c’è una prima anche se parziale marcia indietro riguardo  alla decurtazione del salario accessorio contenuta nella legge 133. Tuttavia l’impegno del Ministro a recuperare i fondi necessari a reintegrare quanto sottratto appare ancora troppo generico e necessita di concrete garanzie.
La RdB-CUB inoltre denuncia l’atteggiamento antidemocratico del Ministro, che ha deciso di scegliersi i propri interlocutori, consentendo alla Segretaria generale dell’UGL Renata Polverini di partecipare all’incontro nonostante la UGL non sia confederazione maggiormente rappresentativa nel Pubblico Impiego e stracciando così in un sol colpo la legge che regola la rappresentanza e le relazioni sindacali nel settore.
La mobilitazione della RdB-CUB, che ha visto il proprio momento più significativo nello sciopero del 17 ottobre scorso, verrà mantenuta alta per imporre veri aumenti salariali che consentano ai pubblici dipendenti di sopravvivere nella crisi in atto.


Roma, 23 ottobre 2008



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