QUESTIONE TFS/TFR DIPENDENTI PUBBLICI
SIAMO IN ATTESA DI UNA PRONUNCIA DELLA CONSULTA
La questione è dibattuta da sempre, sin da quando il "pessimo" governo Monti, nel 2011, si prese la briga di autorizzare la dilazione del TFS perché "compatibile" per l'equilibrio dei conti dello Stato. Successivamente, si pronunciò su ricorso, più che legittimo, la Consulta, nel 2019, ammettendo che la dilazione era incompatibile (a dire il vero.... pensiamo sia “un abuso”), ma si sa "cane e cane non si mozzica", e si pronunciò sul diritto sacrosanto del lavoratore pubblico ad ottenere soldi suoi, dando il parere positivo sulla sacrificabilita' del pubblico dipendente "reo" di cessare anticipatamente dal lavoro (comportamento della PA da CORTE INTERNAZIONALE PER I DIRITTI DELL'UOMO!!!).
Ora siamo in attesa della pronuncia della Consulta, in ritardo già di qualche giorno, sulla legittimità costituzionale del ritardo con cui viene pagato il TFS ai dipendenti pubblici. Indiscrezioni circolano, ma è necessario attendere la pronuncia della Consulta che dovrà necessariamente rispettare il diritto di eguaglianza dei Cittadini, senza tenere conto di improbabili tesi che gli Avvocati dello Stato e dell'INPS stanno cercando di far passare, differenziando TFS e TFR, sapendo bene che le prime domande di TFR per fine carriera, a parte le cifre infinitesime per insegnanti e lavoratori con incarichi a tempo determinato che vengono erogate, ci saranno soltanto tra almeno venti anni. NEL FRATTEMPO SONO FATTI SALVI I VITALIZI E I TRATTAMENTI MILIONARI DELLA P.A.....
NON CI RESTA CHE CHIUDERE CON UNA FRASE MUTUATA DAL MONDO CALCISTICO DEL SUD: “O’LION E’ FERIT MA NUN E’ MUORT ” .
Seguiamo la questione! NON CI STIAMO!
Vincenzo Bottiglieri
Coordinamento USB PENSIONATI SALERNO