Vigili del Fuoco. PERMANENTI E PRECARI IN PIAZZA
SPLENDIDA GIORNATA DI SOLE, SPLENDIDA GIORNATA DI LOTTA
IN COMPAGNIA DI SPLENDIDI MOTIVATI RAGAZZI CHE MI AUGURO DI ABBRACCIARE COME COLLEGHI
Salerno Si è concluso in prefettura, il presidio organizzato questa mattina dal coordinamento RdB-CUB Vigili del Fuoco di Salerno in collaborazione con il comitato “discontinui” precari (presente una delegazione di Avellino e di Napoli). La numerosa presenza e soprattutto rumorosa esternazione che permanenti e precari hanno organizzato davanti Palazzo Sant’agostino sede della Provincia di Salerno con megafoni e fischietti, ha richiamato l’attenzione degli automobilisti e pedoni di passaggio che ci chiedevano simpatizzando, il volantino che è andato a ruba quasi come fosse un omaggio pubblicitario. E stato allestito un gazebo con bandiere striscioni e palloncini, quindi messo in atto un volantinaggio che ha rallentato il traffico in un arteria primaria della rete stradale della città, sono intervenuti oltre alla stampa, quasi tutte le emittenti locali che hanno dato ampio spazio alla manifestazione.
CI HANNO VISTO ECCOME
CI HANNO VISTO E SENTITO AL GRIDO DEI PRECARI:
“IL RISCHIO E NOSTRO E NOI VOGLIAMO IL POSTO”.
L’addetto stampa del Presidente della provincia Angelo Villani ci ha raggiunto per comunicarci che il presidente era a Napoli in qualità di sub-commissario per l’emergenza rifiuti però era in contatto telefonico per seguire la vicenda,siamo stati ricevuti dall’assessore al lavoro Massimo Cariello il quale ha preso atto delle nostre richieste contenute in un documento che gli abbiamo consegnato, e che gli abbiamo anche esternato nel breve incontro avuto con Lui dove ci ha assicurato la sua disponibilità di interessarsi del problema oltre che riferire e sollecitare Angelo Villani. Dopodiché, la delegazione è stata ricevuta in prefettura dalla Vice prefetto dottoressa Ferullo, alla quale è stato rappresentato il disagio che stiamo vivendo come categoria e come responsabili della sicurezza dei cittadini di questa Provincia, è stata sollecitata la riqualificazione di tutte le sedi con la disponibilità di almeno due squadre nei distaccamenti importanti quali Eboli e Nocera, ed almeno la disponibilità del personale di supporto negli altri in particolare quelli distanti dalla sede centrale, inoltre per colmare le enormi distanze e quindi le percorrenze scoperte ovvero fuori dai 20 minuti, le previste sedi di Agropoli e buccino (invece di Contursi). Altresì il comitato precari oltre a chiedere la stabilizzazione di tutti precari, ha esternato le sofferenze, i ricatti e il trattamento poco dignitoso riservato a loro in quanto precari, ci siamo sentiti di aggiungere che senza il loro prezioso contributo non eravamo in grado di assicurare l’ordinario quindi abbiamo chiesto al vice prefetto anche un interessamento per verificare la legittimità del provvedimento adottato di recente dal dirigente di Salerno che sta costringendo i precari a pagarsi le visite mediche (circa 300 euro, 1/3 dello stipendio di 20 giorni). Per concludere, abbiamo ribadito la richiesta di assunzioni dei precari, riteniamo almeno 5000 subito per colmare gli organici, altresì abbiamo espresso il nostro disappunto per il mancato rinnovo del contratto di lavoro e per i tagli alle risorse del CNVF, quindi abbiamo consegnato un documento riepilogativo scritto. Abbiamo ritenuto solo accennare la questione degli operativi assegnati negli uffici dal dirigente, sottraendoli al soccorso in quanto la prefettura è’ già in possesso di memoria scritta, il cui contenuto ci hanno assicurato già trasmesso a Roma.
vai alla rassegna fotografica della manifestazione
Salerno 25 Maggio 2006
Al Presidente della Repubblica On.le Giorgio Napolitano
Al Ministro dell’Interno On.le Giuliano Amato
al Sindaco di Salerno On.le Vincenzo De Luca
Al Presidente della Provincia On.le Angelo Villani
Al Governatore della Regione Campania On.le Antonio Bassolino
Al Prefetto di Salerno S.E. Alessandro Meoli
Agli organi d’Informazione
Come operatori titolari del soccorso tecnico urgente e di Protezione Civile, quali noi siamo nell’ assolvere quotidianamente la richiesta del cittadino, non possiamo che riconoscere la totale indifferenza da parte del Governo nei confronti della categoria, che viene ricordata solo in occasione di eventi disastrosi ed a volte mortificata per colpe non sue ma di chi sta sgretolando, giorno dopo giorno, il corpo nazionale dei vigili del fuoco con un sottile disegno politico, partito con l’etichettamento della “Difesa civile” è continuato con la trasformazione del rapporto di lavoro pensando ad un utilizzo ancora non chiaro, tra cui essere servi di altri servi dello stato.
E notizia di oggi alcuni colleghi sono stati convocati presso la procura di Sala Consilina per l’incendio in cui hanno perso la vita due operaie costrette a lavorare in condizioni allucinanti. Ci limitiamo a dire senza entrare nel merito (non conoscendo le motivazioni addotte), che la provincia di Salerno in relazione alle esigenze dettate dalle emergenze, presenta al confronto delle altre provincie Italiane, notevoli difficoltà aggiuntive, dovute alla sua posizione decentrata, rispetto al territorio provinciale, alla notevole estensione della sua superficie ed all’elevato numero di Comuni che essa racchiude, purtroppo tanti di essi scoperti di presidi VF e quelli più vicini oltre ad avere mezzi ed uomini insufficienti, hanno percorsi lunghi, una di queste sedi è Sala Consilina che dista circa 100 Km dalla Sede Centrale, e circa 80 Km dal Distaccamento di Eboli, La cronica carenza di organico (più volte denunciata) fa sì che queste sedi in caso di uscita della squadra per intervento se il numero di personale presente, rappresenta il minimo previsto per un equipaggio d’intervento è cioè 5 unità la stessa per il periodo necessario all’espletamento dello stesso viene chiusa, su disposizione della sede centrale, a significare che si può espletare un intervento alla volta con la speranza che non ne avvengano in concomitanza e che se ciò dovesse accadere, che non siano della stessa tipologia, e che non siano ai lati opposti del territorio di appartenenza, nel senso che trattasi di due interventi per incendio, se si è consumato l’acqua sul primo intervento, per poter far fronte all’altro sarà necessario fare rifornimento se la fonte è disponibile, altrimenti si dovrà reperire la fonte di approvvigionamento etc. etc. l’alternativa è rappresentata dalla sede più vicina, che considerato le distanze enormi e l’utilizzo di Autobotti che trasportano una grande quantità di acqua , se poi aggiungiamo l’autostrada ad una sola corsia come nel caso specifico lasciamo agli altri il commento rilevando solo che garantire il soccorso al cittadino significa garantirlo su tutto il territorio nazionale e nei tempi di 20 minuti max (dato del dipartimento) con sedi di servizio, uomini e mezzi.
Riteniamo, che i colpevoli sono da ricercare altrove… e non tra chi, oltre a subire queste precarie condizioni di lavoro ed essere accolti sugli interventi con minacce insulti, nonostante rischi la vita su mezzi obsoleti, a volte non rispettando i limiti e la segnaletica del codice stradale, perchè presi dall’enfasi del soccorso a persone, costretti ad impiegare tempi che la realtà impone e che risultano essere molto ma molto lontani dai previsti 20 minuti.
Chi scrive sono i Vigili del Fuoco di Salerno, costretti a pagare dazio come tutti gli Italiani per diventare Europei, ma come Europei nei diritti veniamo trattati ancora da Italiani, dunque doppia beffa, i salari e gli organici equivalgono alla metà di quelli europei.
Dobbiamo ricordare, che se il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco assolve ancora in maniera dignitosa ai compiti cui è istituzionalmente competente , è dovuto all’altissimo rischio della propria vita cui si espongono i lavoratori Vigili del Fuoco che, è bene sottolineare, percepiscono uno stipendio equivalente alla metà degli altri colleghi europei.
Questa opera, a causa dei drastici tagli alle risorse economiche destinate al Corpo Nazionale ed oggi utilizzati probabilmente per restaurare cattedrali, come fondi della protezione civile, viene realizzata con automezzi, attrezzature, dispositivi di protezione ed organici inadeguati, che determinano un aumento esponenziale del rischio, come ha evidenziato in uno studio l’Amministrazione, contribuendo ad abbassare l’aspettativa di vita media del Vigile del Fuoco rapportata a quella di altre categorie di lavoratori.
Altresì, è bene ricordare come siano andate disattese le aspettative di chi, cieco e sordo (CISL e UIL), si è prestato al gioco politico della trasformazione del rapporto di lavoro (legge 252/04 e D.L. 217/05) e purtroppo anche di chi come la scrivente RdB/CUB che si è opposta con tutti i mezzi a disposizione, è costretta ad evidenziare come le promesse fatte, hanno preso le sembianze del lungo naso di pinocchio.
Infatti le piante organiche, (ultimo DPCM risale al1997) ribattezzate dotazioni organiche, fanno registrare carenze storiche destinate ad aumentare in modo notevole per le fughe del 2008, le risorse economiche promesse, svanite nel nulla, oggi i Comandi provinciali non riescono a pagare i debiti accumulati con i fornitori e gli uffici ragioneria, a maggio ancora non riescono a pagare gli accessori di dicembre e gennaio.
Su tali aspetti è d’obbligo che qualcuno, oltre a noi, solleciti il governo a dare delle risposte in merito a cui ci sentiamo di aggiungere la richiesta dell’inserimento della categoria nelle attività particolarmente usuranti, come da sempre rivendicato dalla RdB/CUB
Se nel nostro Paese vi sono forze in campo per l’ordine pubblico che numericamente sono anche 10 volte il numero dei Vigili del Fuoco, non è possibile utilizzarli in Compiti Istituzionali specifici dei Pompieri, con grave ricaduta sulle proprie aree di appartenenza. Oggi tutti vogliono sostituirsi a noi, spegnere gli incendi, fare i controlli di prevenzione incendi nelle attività, le campagne A.I.B. sono oramai nelle mire di chi (Associazione di pseudo-volontariato di ogni genere) sa che può accedere a fondi regionali, considerando che alla fine il grosso del lavoro lo facciamo sempre noi, quindi oltre il danno anche la beffa. Ed allora noi chiediamo perché 500.000 mila forze di polizia (C.C., G.d.F P.S) SI è 50.000 pompieri NO
E’ altresì necessario un impegno affinchè si aprano le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro, che si adoperi per una soluzione di contratto su criteri di equità e giustizia e non su elementi meramente meritocratici talmente estranei alla vita della nostra organizzazione da risultare dirompenti per la cultura di solidarietà e lo spirito di corpo che contraddistingue il nostro lavoro; ed infine per dare una soluzione definitiva alla cronica carenza di organico con la prevista stabilizzazione dei Vigili del Fuoco discontinui.
Tale soluzione, da sempre sostenuta dalla RdB/CUB, permetterebbe di adeguare l’organico agli standard europei eliminando alla radice il precariato nei Vigili del Fuoco che è foriero di sfruttamento e ricatto per i lavoratori costretti a queste condizioni per far fronte ai propri bisogni. La direttiva in materia di stabilizzazione dei contratti a tempo determinato in ossequio della legge finanziaria 2007, prevede che le amministrazioni in virtù dei propri fabbisogni permanenti, (non temporanei) definiscano, nel rispetto delle relazioni sindacali, le procedure di stabilizzazione.
Considerato che la nostra amministrazione rientra tra quelle che possono attingere al previsto fondo, riteniamo necessario ed immediata la convocazione di un tavolo per definire quanto previsto dalla sopra richiamata direttiva.
Per Concludere le nostre aspettative come RdB erano quelle di vedere il Corpo nazionale quale braccio operativo della protezione civile alle dirette dipendenze della presidenza del consiglio di Ministri , dal quale doveva dipendere tutta la componente volontaria e non come appendice di una struttura Affidata ad un professore esperto di tutto, in questo momento anche di “immondizia” che sta contribuendo in questo momento a sottoporre a grave stress il personale vigili fuoco di Napoli ed a Breve se non vi si porrà rimedio, anche a Salerno ed in tutta la Regione Campania.
Tutta la categoria e non solo la RdB , si aspetta risposte, adeguate allo spessore delle materie argomentate nella presente: in mancanza di tali risposte la RdB/CUB e tutti i Vigili del Fuoco si vedranno costretti a ricorrere ad iniziative di lotta più incisive, evidenziando l’incapacità a risolvere i problemi posti ponendo così la necessità di sensibilizzare i cittadini a non attribuire il consenso a questa compagine governativa.
per Il Coordinamento Regionale Rdb/CUB VIGILI DEL FUOCO