contro la manovra economica - 14 luglio 2010 - presidio alla Prefettura di Salerno

Salerno -

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SFIDUCIAMOLI

 

BASTA SACRIFICI: PAGHI CHI NON HA MAI PAGATO

 

 

unire le lotte per contrastare l'attacco al mondo del lavoro, del non lavoro e del welfare

 


LA CRISI VA PAGATA DA CHI L’HA PROVOCATA

 

 

 

14 luglio 2010 – ore 11,30 – Piazza Giovanni Amendola – presidio alla Prefettura di Salerno

 

GIORNATA NAZIONALE CONTRO LA MANOVRA ECONOMICA

contro la manovra massacro e depressione di Tremonti, contro le riforme del Governo Berlusconi, contro i sindacati complici che plaudono e legittimano i sacrifici a lavoratori e pensionati, contro lo smantellamento delle Amministrazioni e dei Servizi Pubblici:

 

Università – Scuola – Sanità – Ricerca ––Ministeri - INPS - INAIL - INPDAP – Giustizia - Enti Locali - Agenzie Fiscali

contro l’esproprio di salario, occupazione, beni comuni, diritti e dignità, contro i tagli e i mancati investimenti, contro la politica elitaria della precarietà, povertà, ignoranza, insicurezza e disoccupazione di massa, contro lo smantellamento dello stato sociale, contro corrotti, corruttori, speculatori, evasori e criminali di stato: sfiducia al governo e tutti a casa.

La profondità e la dimensione strutturale dell’attacco al pubblico impiego è ormai evidente. Come dimostra la vicenda FIAT, siamo di fronte ad una strategia articolata che si allarga al lavoro privato per ridisegnare modello sociale, rapporti sociali, relazioni sindacali e rapporti di produzione nel paese. Dal professore universitario al medico di famiglia, dall’operatore ecologico alla maestra d’asilo, dall’infermiere al ricercatore, dall’impiegato all’operaio comunale, dal magistrato all’usciere del tribunale, i lavoratori pubblici sono chiamati a svolgere un ruolo centrale nello scontro sociale che il governo ha aperto nel paese. Scontro già macchiato dal sangue dei terremotati a Roma e degli operai a Milano. Questo scontro il governo in carica lo deve perdere perchè il peggio è già nella manovra che attraverso i tagli a comuni e regioni devasterà stato sociale, servizi pubblici, prestazioni e diritti primari. Statalisti con i banchieri, liberisti con i lavoratori: FERMIAMOLI !!!


13 luglio 2010 - Cronache del Mezzogiorno

Manifestazioni in città

Domani scende in piazza LUnione Sindacale di Base

La profondità e la dimensione strutturale dell’attacco al pubblico impiego è ormai evidente.  L'Oganizzazione Sindacale USB si mobilità contro la manovra massacro e depressione di Tremonti, contro le riforme del Governo Berlusconi, contro i sindacati complici che plaudono e legittimano i sacrifici a lavoratori e pensionati, contro lo smantellamento delle Amministrazioni e dei Servizi Pubblici: Università - Scuola -Sanità – Ricerca - Ministeri - INPS - INAIL - INPDAP – Giustizia - Enti Locali - Agenzie Fiscali. Contro l’esproprio di salario, occupazione, beni comuni, diritti e dignità, contro i tagli e i mancati investimenti, contro la politica elitaria della precarietà, povertà, ignoranza, insicurezza e disoccupazione di massa, contro lo smantellamento dello stato sociale, contro corrotti, corruttori, speculatori, evasori e criminali di stato: sfiducia al governo e tutti a casa.
“L'Unione Sindacale di Base si mobilita per unire le lotte e contrastare l'attacco al mondo del lavoro, del non lavoro e del welfare” - afferma Ignazio De Rosa della direzione provinciale USB di Salerno. “La manovra economica, che da una parte colpisce pesantemente le condizioni di lavoro, l'occupazione ed il salario dei lavoratori pubblici, con conseguenze su quantità e qualità dei servizi ai cittadini che nei prossimi mesi saranno sempre più evidenti, dall'altra aggrava la situazione dei pensionati e di chi dovrà andarci nei prossimi anni. Una manovra che diventerà ancor più pesante per gli italiani quando, nel prossimo autunno ad essa si aggiungeranno nuovi sacrifici previsti con la nuova legge finanziaria e si metterà mano al diritto di sciopero, allo statuto dei lavoratori ed al diritto del lavoro” - continua De Rosa. “L'Unione Sindacale di Base da mesi denuncia che la crisi sta colpendo principalmente i lavoratori, i pensionati, i precari ed i disoccupati e che i Governi, in Grecia come nel resto d'Europa, stanno tutelando esclusivamente gli interessi di banche ed aziende. Mentre i lavoratori  sono alla disperazione, c'è ancora chi riempie le proprie tasche e continua ad arricchirsi, chi specula e chi, impunito, non paga le tasse da decenni”.