INPS: VERGOGNOSA AGGRESSIONE AD UNA LAVORATRICE

Salerno -

 

VERGOGNOSA AGGRESSIONE

AD UNA LAVORATRICE DELL’INPS

 

 

USB denuncia la vergognosa aggressione subita da un funzionario della sede provinciale dell’INPS di Salerno.

 

Nella mattinata del 16 marzo, un utente che si era rivolto all’Ufficio Prestazioni per gli assegni familiari, ha vigliaccamente aggredito verbalmente una lavoratrice INPS nel pieno dell’espletamento della sua funzione di pubblico ufficiale. Le urla, le minacce e gli osceni epiteti che hanno investito la nostra iscritta, saranno oggetto di precisa denuncia penale alle autorità competenti e sono in queste ore oggetto di una accurata relazione indirizzata alla dirigenza Provinciale e Regionale dell’INPS che è tenuta ad intervenire per tutelare la dignità e la sicurezza dei propri dipendenti.

 

USB fa i complimenti alla collega aggredita che ha dimostrato di saper mantenere la calma necessaria a non acuire il conflitto rispondendo alle ingiurie e alla diffamazione ricevuta. L’energico intervento del capo ufficio ha evitato che l’ira dell’utente sfociasse in una vera e propria aggressione fisica. USB elogia chi è intervenuto in difesa della collega e stigmatizza il comportamento di chi, invece, si è chiuso nella propria stanza vittima della paura o peggio dell’indifferenza.

 

L’assurda e roboante campagna denigratoria contro i dipendenti pubblici, per colpa di quei pochi imbecilli truffatori del cartellino, sta caricando di rabbia le enormi frustrazioni dell’utenza che si abbattano sull’ultima ruota del carro, troppo spesso sola e senza organizzazione e mezzi necessari a dare risposte esaurienti all’utenza.

 

Le inefficienze della PA sono problemi e colpa di altri, non dei lavoratori che vivono di stipendio. I veri colpevoli da un lato tagliano il welfare come prestazione diretta a cittadini e lavoratori, dall’altro lato tagliano risorse di personale che con il mancato turnover di questi decenni ha provocato uno scandaloso licenziamento di massa di dipendenti pubblici. I pensionamenti rallentano, l’età di chi rimane al lavoro è sempre più alta e ormai sono più di un milione i lavoratori che sono stati licenziati in tutte le amministrazioni pubbliche di questo paese dal 2000 in poi.

 

USB nel denunciare quanto accaduto, chiede alla dirigenza responsabile delle sedi territoriali, di intervenire aumentando ogni risorsa possibile in termini di organizzazione del lavoro e presidi di sicurezza per evitare che episodi così incresciosi possano ripetersi, garantendo così ai lavoratori, tranquillità, decoro e la stima che meritano perché il 99,99% non solo fa il proprio dovere ma deve fare sempre leva sul proprio spirito di servizio, con grandi sacrifici, per sopperire alle mancanze dovute a subdole politiche economiche che stanno smantellamento tutte le PA in tutto il paese.