RdB USB Sanità: chiarezza anche alla RSU e a tutte le altre OO.SS.
COMUNICATO
chiediamo chiarezza anche alla RSU e a tutte le altre OO.SS.
La RdB prende atto che il nuovo Commissario del’ASL di Salerno, Francesco De Simone, ha avviato l’indagine interna, così come aveva richiesto la scrivente Organizzazione Sindacale, con l’insediamento di apposita e specifica Commissione sullo “stipendio d’oro” del dr. M. Verrioli.
Così come prendiamo atto dell’iniziativa del Senatore Fasano che ha proposto una ispezione ministeriale sui fatti esposti e denunciati dalla scrivente Organizzazione Sindacale.
Sin da ora chiediamo di essere ascoltati per chiarire ancora alcuni punti oscuri della vicenda.
La vicenda ormai assurta, oltre a tutta la stampa quotidiana locale e nel Web, anche alle cronache dei mass media nazionali (Terra, Corriere della Sera, Ski tg 24, Repubblica, ecc…) deve essere chiarita in tutti i suoi problematici aspetti.
Occorre partire innanzitutto dalle condizioni in cui si sono trovati e si trovano tuttora i Lavoratori del Servizio di Anatomia e Istologia Patologica sia dal punto di vista igienico-sanitario sia dal punto di vista della sicurezza all’esposizione a qualsiasi rischio professionale.
La RdB da più di un anno ha denunciato l’inadeguatezza dei locali, l’insalubrità degli stessi e la grave esposizione al rischio chimico e batteriologico del Personale che vi lavora.
Non è possibile che una Sigla Confederale così importante come la CISL, che ci risulta ha una dettagliata conoscenza dei luoghi e dei fatti denunciati perché presente nel Presidio di Eboli con una forte rappresentanza sia di delegati RSU sia di dirigenti provinciali, si lasci andare, per il tramite del suo rappresentante provinciale, ad una ambigua e sterile difesa di un sistema che consentirebbe ad un medico (nello specifico al dr. Verrioli) di guadagnare in un anno quello che guadagnerebbe in 25 (dico venticinque sic!!!) anni di servizio un suo collaboratore tecnico di laboratorio, senza per altro aggiungere nulla sulle gravi condizioni di lavoro del Personale in servizio.
La RdB, a questo punto, chiede a tutta la RSU e a tutte le altre OO.SS. (CISL compresa) di prendere una chiara e netta posizione su tale emblematica vicenda che altro non è la punta di un iceberg alla cui base vi sono violazioni di legge sulla normativa che tutela la salute dei Lavoratori negli ambienti di lavoro e illegalità diffuse e tutto avviene nelle nostre strutture e nei nostri Ospedali pubblici grazie a pochi dirigenti cinici e pronti a tutto per il Dio Danaro e dove a farne le spese sono solo e soprattutto gli ignari cittadini.
Occorre un moto di coscienza ed impedire questa deriva morale. Ci sono fatti e comportamenti che non possono essere giustificati. La Sanità è in bancarotta anche grazie a coloro che invece di vigilare, girano la faccia dall’altra parte consentendo in tal modo privilegi e ruberie di ogni genere, che compromettono la tenuta e la garanzia di un sistema sanitario pubblico.
La RdB intende combattere gli sprechi e le inefficienze ma nello stesso tempo intende difendere ad ogni costo il servizio sanitario pubblico, ormai alla svendita, e dice no alla politica dei tagli lineari dei posti letto e della chiusura degli Ospedali senza la necessaria e preventiva copertura dei LEA sul territorio con al centro del sistema un adeguato e qualificato servizio di emergenza per la salvaguardia del diritto alla salute in tutti il territorio della nostra Provincia.
18 agosto 2010 - Il Mattino
CONTRATTI D'ORO
Il sindacato: «Chiarezza su Verrioli»
La vicenda del direttore del laboratorio di anatomopatologia dell’ospedale di Eboli Michele Verrioli apre un varco sulla giungla retributiva delle Asl. Ma se Verrioli ha ricevuto arretrati relativi a più anni di attività di consulenza per altri ospedali della sua Asl, arrivando alla cifra «monstre» di 600 mila euro lordi nel 2009, ci sono medici dell’azienda sanitaria che ricavano fino a 250 mila euro l’anno sommando lo stipendio ”base” per l’attività per la quale hanno l’incarico, più gli straordinari svolti per coprire sostanzialmente vuoti d’organico (come si evince dall’ancora attivo sito internet dell’ex Asl 3 che riporta gli emolumenti dei singoli dipendenti). La questione è regolata da una legge dello Stato e da leggi regionali che prevedono l'attività libero professionale entro volumi prestazionali per qualità e quantità, non superiori all'attività ordinaria. «Se scatta l'inchiesta - dice Pietro Antonacchio della Cisl - si scopre che tutto è regolare. Tra attività libero professionale, aggiuntive, progetti, convenzioni Asl, straordinari, sono corretti gli stipendi dei dirigenti nelle cronache in questi giorni. La libera professione intramuraria potrebbe aumentare la produttività interna, abbattere le liste di attesa e a far incassare liquidità all'ente, ma dovrebbe essere controllata» . Le attività libero professionali aggiuntive per carenze di organico sono pagate da 60 euro ad un massimo di 90 euro l’ora. «Gli straordinari servono a coprire i buchi di organico, si arriva all’assurdo, sia per i medici che per gli infermieri, che per assicurare le prestazioni si violino le leggi», spiega Antonio Mignone, segretario regionale del sindacato medici italiani. Intanto Vito Storniello della Rdb denuncia le «condizioni in cui si sono trovati e si trovano tuttora i lavoratori del Servizio di anatomia e istologia patologica del presidio di Eboli, quello di Verrioli, sia dal punto di vista igienico-sanitario sia dal punto di vista della sicurezza all'esposizione a qualsiasi rischio professionale».
18 agosto 2010 – Cronache del mezzogiorno
Mentre la Cisl sostiene che l’indagine non porterà a nulla la Rdb chiede chiarezza: e spuntano ulteriori maxi stipendi
MEDICI D’ORO: ALTRI CASI
Vito Storniello «Una emblematica vicenda, altro non -che la punta dell'iceberg. Alla base vi sono delle gravi violazioni di legge»
La Rdb chiede "lumi" ai rappresentanti aziendali ed agli altri sindacati
Interviene sulla vicenda anche Vito Storniello, coordinatore regionale dell'RdB, il quale ha sottolineato la presa d'atto dell'inchiesta avviata dal commissario dell'azienda sanitaria salernitana, così come era stato richiesto. «Prendiamo anche atto- ha commentato Storniello - dell'iniziativa del Senatore Fasano il quale ha proposto una ispezione ministeriale sui fatti esposti e denunciati. Sin da ora chiediamo di essere ascoltati per chiarire ancora alcuni punti oscuri della vicenda».
«La vicenda ormai assurta, oltre a tutta la stampa quotidiana locale e nel Web, anche alle cronache dei mass media nazionali Terra, Corriere della Sera, Ski tg 24, Repubblica, Cronache del Mezzogiorno deve essere chiarita in tutti i suoi problematici aspetti.
Occorre partire innanzitutto dalle condizioni in cui si sono trovati e si trovano tuttora i lavoratori del servizio di anatomia e istologia patologica sia dal punto di vista igienico-sanitario sia dal punto di vista della sicurezza all'esposizione a qualsiasi rischio professionale. La RdB da più di un anno ha denunciato l'inadeguatezza dei locali, l'insalubrità degli stessi e la grave esposizione al rischio chimico e batteriologico del Personale che vi lavora.
Non è possibile che una Sigla Confederale così importante come la CISL, che ci risulta ha una dettagliata conoscenza dei luoghi e dei fatti denunciati perché presente nel Presidio di Eboli con una forte rappresentanza sia di delegati RSU sia di dirigenti provinciali, si lasci andare, per il tramite del suo rappresentante provinciale, ad una ambigua e sterile difesa di un sistema che consentirebbe ad un medico di guadagnare in un anno quello che guadagnerebbe in 25 anni di servizio un suo collaboratore tecnico di laboratorio, senza per altro aggiungere nulla sulle gravi condizioni di lavoro del Personale in servizio.
«La RdB - ha continuato senza mezzi termini Storniello - a questo punto, chiede a tutta la Rsu e a tutte le altre OO.SS. (CISL compresa) di prendere una chiara e netta posizione su tale emblematica vicenda che altro non è la punta di un iceberg alla cui base vi sono violazioni di legge sulla normativa che tutela la salute dei Lavoratori negli ambienti di lavoro e illegalità diffuse e tutto avviene nelle nostre strutture e nei nostri Ospedali pubblici grazie a pochi dirigenti cinici e pronti a tutto per il Dio Danaro e dove a farne le spese sono solo e soprattutto gli ignari cittadini. Occorre un moto di coscienza ed impedire questa deriva morale. Ci sono fatti e comportamenti che non possono essere giustificati. La Sanità è in bancarotta anche grazie a coloro che invece di vigilare, girano la faccia dall'altra parte consentendo in tal modo privilegi e ruberie di ogni genere, che compromettono la tenuta e la garanzia di un sistema sanitario pubblico.
«La RdB. - ha concluso - intende combattere gli sprechi e le inefficienze ma nello stesso tempo intende difendere ad ogni costo il servizio sanitario pubblico, ormai alla svendita, e dice no alla politica dei tagli lineari dei posti letto e della chiusura degli Ospedali senza la necessaria e preventiva copertura dei LEA sul territorio con al centro del sistema un adeguato e qualificato servizio di emergenza per la salvaguardia del diritto alla salute in tutti il territorio della nostra Provincia».
18 agosto 2010 - il Nuovo Salernitano
L'azienda cerca di ricostruire la vicenda
I sindacati si spaccano sull'inchiesta dell'Asl
E' sconto tra la Rdb e la Cisl sullo stipendio del dottor Verrioli: Storniello critica Antonacchio
SALERNO - Dopo l'avvio dell'inchiesta da parte dell'Asl di Salerno sul compenso del dottor Michele Verrioli, anatomo patologo della struttura ospedaliera di Eboli, si registra una profonda rottura tra le sigle sindagali. La Rdb, infatti, chiede chiarezza anche alla rappresentanze sindacali unitarie e a tutte le organizzazioni sindacali. La polemica tra i sindacati è nata dal fatto che il segretario della Cisl, Pietro Antonacchio ha deciso di sottoscrivere una nota che ha fatto infuriare gli altri sindacati. «Se scatta l'inchiesta - si legge nel comunicato della Cisl - forse scopre che tutto è stato fatto nella regolarità. Infatti non è peregrino ipotizzare che tra attività libero professionale, attività aggiuntive, progetti vari, convenzioni attivate tra Asl, straordinari ed altro ancora, sempre normato ovvero deliberato dall'azienda a tanto ammontano le quote erogate ai dirigenti che sono balzati all'onore della cronaca in questi giorni. Ma allora quale è il problema - si domanda Antonacchio, trovando anche risposta -. In primo luogo è l'esclusività del rapporto che solo il ministro Bindi aveva tentato di mettere in discussione e che, proprio per tale ragione fu immediatamente sostituita dal ministro Veronesi per ripristinare la possibilità, riservata solo ed esclusivamente ai medici, di poter lavorare in proprio, sia all'esterno che all'interno della struttura pubblica. Forse nelle sedi istituzionali che contano si deve cominciare ad intervenire su tutti quegli aspetti che fanno della medicina oltre che una baronia ai livelli universitari, una casta vera su tutta la nazione. Penso che tutto ciò avvenga solo in Italia». «Non è possibile - si legge nella replica di Vito Storniello - che una sigla confederale così importante come la Cisl, che ci risulta ha una dettagliata conoscenza dei luoghi e dei fatti denunciati perché presente nel presidio di Eboli con una forte rappresentanza, si lasci andare ad una ambigua e sterile difesa di un sistema che consentirebbe ad un medico di guadagnare in un anno quello che guadagnerebbe in 25 anni di servizio un suo collaboratore tecnico di laboratorio». La Rdb chiede a tutta la rappresentanza sindacale e a tutti i sindacati di prendere una chiara e netta posizione su tale emblematica vicenda, definita «la punta di un iceberg».
17 agosto 2010 - dentrosalerno.it
Salerno: RdB chiede chiarezza anche alla RSU e a tutte le altre OO.SS.
La RdB prende atto che il nuovo Commissario del’ASL di Salerno, Francesco De Simone, ha avviato l’indagine interna, così come aveva richiesto la scrivente Organizzazione Sindacale, con l’insediamento di apposita e specifica Commissione sullo “stipendio d’oro” del dr. M. Verrioli. Così come prendiamo atto dell’iniziativa del Senatore Fasano che ha proposto una ispezione ministeriale sui fatti esposti e denunciati dalla scrivente Organizzazione Sindacale. Sin da ora chiediamo di essere ascoltati per chiarire ancora alcuni punti oscuri della vicenda. La vicenda ormai assurta, oltre a tutta la stampa quotidiana locale e nel Web, anche alle cronache dei mass media nazionali (Terra, Corriere della Sera, Ski tg 24, Repubblica, ecc…) deve essere chiarita in tutti i suoi problematici aspetti. Occorre partire innanzitutto dalle condizioni in cui si sono trovati e si trovano tuttora i Lavoratori del Servizio di Anatomia e Istologia Patologica sia dal punto di vista igienico-sanitario sia dal punto di vista della sicurezza all’esposizione a qualsiasi rischio professionale. La RdB da più di un anno ha denunciato l’inadeguatezza dei locali, l’insalubrità degli stessi e la grave esposizione al rischio chimico e batteriologico del Personale che vi lavora. Non è possibile che una Sigla Confederale così importante come la CISL, che ci risulta ha una dettagliata conoscenza dei luoghi e dei fatti denunciati perché presente nel Presidio di Eboli con una forte rappresentanza sia di delegati RSU sia di dirigenti provinciali, si lasci andare, per il tramite del suo rappresentante provinciale, ad una ambigua e sterile difesa di un sistema che consentirebbe ad un medico (nello specifico al dr. Verrioli) di guadagnare in un anno quello che guadagnerebbe in 25 (dico venticinque sic!!!) anni di servizio un suo collaboratore tecnico di laboratorio, senza per altro aggiungere nulla sulle gravi condizioni di lavoro del Personale in servizio. La RdB, a questo punto, chiede a tutta la RSU e a tutte le altre OO.SS. (CISL compresa) di prendere una chiara e netta posizione su tale emblematica vicenda che altro non è la punta di un iceberg alla cui base vi sono violazioni di legge sulla normativa che tutela la salute dei Lavoratori negli ambienti di lavoro e illegalità diffuse e tutto avviene nelle nostre strutture e nei nostri Ospedali pubblici grazie a pochi dirigenti cinici e pronti a tutto per il Dio Danaro e dove a farne le spese sono solo e soprattutto gli ignari cittadini. Occorre un moto di coscienza ed impedire questa deriva morale. Ci sono fatti e comportamenti che non possono essere giustificati. La Sanità è in bancarotta anche grazie a coloro che invece di vigilare, girano la faccia dall’altra parte consentendo in tal modo privilegi e ruberie di ogni genere, che compromettono la tenuta e la garanzia di un sistema sanitario pubblico. La RdB intende combattere gli sprechi e le inefficienze ma nello stesso tempo intende difendere ad ogni costo il servizio sanitario pubblico, ormai alla svendita, e dice no alla politica dei tagli lineari dei posti letto e della chiusura degli Ospedali senza la necessaria e preventiva copertura dei Lea sul territorio con al centro del sistema un adeguato e qualificato servizio di emergenza per la salvaguardia del diritto alla salute in tutti il territorio della nostra Provincia.